mercoledì 4 giugno 2008

Il capitolo di sangue.

La mia Vita sta per cambiare radicalmente. Dopo quattro anni passati a cercare di risolvere la situazione lavorativa e innumerevoli tentativi nel cercare una una casa(vivo dove lavoro), è arrivata l’ora di salutare caramente la città di Sanremo, di accettare che certe cose si possono sconfiggere solo voltando la pagina del nostro libro della esistenza e, iniziare a scrive un nuovo capitolo.
So perfettamente che l’inchiostro che userò per scrivere questo nuovo capitolo sarà il mio sangue. Cercherò di centellinarlo onde evitare di chiedere trasfusioni.
Le cose successe in questo periodo sono molte ma riassumibili in pochi e stringati concetti: cercare di vincere le proprie guerre, sacrificarsi, essere fieri ma mai superbi ed Amare con tutto il Cuore.
Alcune volte penso ai miei genitori e, forse per tirarmi su il morale o forse perché convinta sostengo che il mio nascere è stato fusione di stelle e Amore.
Avrei voluto che “la persona” mi stesse vicina. Vi è stata una ripresa ma, poi, come sostiene “per paura del sentimento “ un nuovo out fatto di mutismi e fredde comunicazioni. Ho avvertito tutto questo interiormente come quando con uno spillo ci si punge e poi, piano piano, viene portato sempre piu’ in profondità nelle viscere.
Ho detto ciò che mi sentivo di dire, ciò che pensavo, ciò che provavo con lucida rabbia (ammesso che esista una lucida rabbia) piangendo e disperandomi, l’ho fatto per me per sfogarmi ma anche per cercare di far capire che con le persone non si gioca.
“Silvia non ti abbandono, ti voglio bene!” questo mi scriveva, io in realtà non ci ho mai creduto. Perché lo scriveva? Boh.
Questra “persona” non sa ciò che vuole. Debole. Fragile. Influenzabile. Desideravo che ammettesse che aveva giocato ma nulla. Sono inspiegabilmente rilassata quando scrivo queste cose, perché non ho nulla da recriminare.
Una magia per me mi legava a questa “persona”, che forse durerà per l’esistenza ma, è una cosa, questa, che a me non dispiace perché vuol dire che sono Viva, concreta, e che nonostante i miei lati caratteriali difficili cerco di trarre dal quotidiano il meglio.
“Sii forte..fiera..io non merito le tue lacrime no no…perdonami…”.
“Quando camminerai per la strada, guarda la terra che calpesti, quella sarò io, quando ti specchi guardati dietro l’ombra che vedrai è la mia!”
Io non devo perdonare nessuno, sarà il Tempo a dare giudizi.

lunedì 28 aprile 2008

"Non ho dimenticato nulla..."

Trovarsi davanti ad un foglio bianco con dei pensieri da sputarci sopra è come voler volare avendone la possibilità ma, non le forze.
Le cose da scrivere sarebbero parecchie e poche allo stesso tempo.
La “persona” è diventata di nuovo persona.
Le telefonate continuano e anche i messaggi. Quando ascolto la sua voce sorrido, sì sorrido sempre anche se ho tanto penato. Poche lacrime cadute? Sì poche ma la sofferenza si è tramutata un un morbido cadere di pensieri lievi e grevi allo stesso tempo. Sorrido perché è la sola persona che mi abbia fatto sorridere dentro. Sì masochismo o forse la forte sensazione che sia…bah lasciamo stare parole languide non si intonano a molte pezze di colore scritte e sentite.
“Non ho dimenticato nulla…so cosa ho dentro…mi ha fatto sentire un essere umano vivo…”
Tali affermazioni se estrapolate dal contesto sarebbero perfette per una love story moderna: nata da un monitor e sfociata in un incontro con il botto. Di solito una frase così contiene un ma, infatti c’è ma…il Cielo è tale perché azzurro o perché nel voltare lo sguardo in su noi lo vediamo tale?
Quando una persona entra sotto pelle è difficile che ne esca, galleggia nel tempo sta li, ed io sinceramente adesso come adesso desidero che sia così. Giustamente una botta di cretina ci sta bene, sono io stessa a darmi questa parola sulla zucca.
Non ho dimenticato quelle immagini inaspettate e quel silenzio, ma, l’ho metabolizzato il come e il perché mi è ignoto. No dai forse un motivo o motivi ci sono, forse sono come ho scritto, in un momento particolare di svolta per me e coccolarmi in certi sentimenti e ricordi da buona cancerina quale sono mi fa bene.
Ultimamente occupo il mio tempo con una persona, una persona che mi scalda le lenzuola, che per un secondo mi trasporta in un mondo differente. Il nostro è un accordo:nessun impegno o promessa. In me c’e’ però quel profumo, lontano ma sempre presente, inebriante, naturale.
La persona alcune volte nonostante sia più grande di me ha una ingenuità da far tenerezza ad un muro. Sembra scendere dall’albero delle meraviglie.
Molte volte non comprendo, i suoi discorsi le sue frasi sembrano incompiute, sensazioni frenate mescolate al passato e vomitate addosso a me. Sono il suo puntaspilli preferito. Sorrido, mai dispiaciuto esserlo.
Parlare, parlare, parlare. Ogni tanto stuzzico il discorso, provoco. Perché? E’ l’unico modo che io conosca per far reagire la persona.
Una cosa per me la farò, appena uscita da questo inferno ritornerò là. Voglio vedere i suoi occhi mentre mi guardano, sentire il suo Cuore battere da li comprenderò in pochi istanti se girare i tacchi e sparire per sempre o fermare quel momento.
Stop per oggi ho delirato abbastanza.

venerdì 28 marzo 2008

La telefonata.

Non so spiegare però quella “persona” mi manca. Forse per la forte compatibilità che c’era, forse perché mi sapeva far ridere, forse perchè volevo ridere o sperare. A nulla mi serve pensare al dolore del dopo, a quelle omissioni e silenzi, la penso cosi’.
Nel mentre mi ha telefonato.
Si faceva forte del fatto che non sapeva che avevo visto il suo “lato oscuro”.
Quando mi ha chiamata, con la scusa di un referto medico che non aveva compreso, sinceramente, tra me e me, dolcemente sorridevo perché quando ero in sua compagnia e con la sua famiglia quell’esito già me lo aveva fatto leggere, era una scusa per sentirmi.
La telefonata è stata lunga un’ora e trenta, nella quale personalmente senza urlare, anzi, sorridendo con questa “persona”, ho detto esattamente quello che in precedenza avete letto, del fatto di aver visto lo spogliarello via cam e tutto quanto il resto.
Questa “persona” non ha accampato scuse ha semplicemente incassato dicendo: “Questa volta l’ho fatta grossa!”. La mia risposta fu :”Molto gossa!”
Ho fatto presente poche cose: che i gusti vanno detti perché è questione di rispetto verso gli altri se non per se stessi; che se fossi stata io ad essere stata colta in certe circostanze sono certa che il suo stupore e dolore sarebbe stato lo stesso; che non ci si puo’ presentare come santi per poi riaffermare tutto l’opposto.
Non ha negato nulla, ha cercato di pararsi il fondoschiena dicendo che certe cose non le aveva dette per non ferirmi, risposi molto semplicemente che le ferite me le aveva inferte dopo ed erano profonde, molto anche.
Comunque il vero motivo di quel silenzio poi rotto mi sfugge. Cercherò di comprenderlo in seguito perché so che ci saranno altre telefonate alle quali io risponderò sempre.

sabato 1 marzo 2008

Sms, ossia SempliciMenzogneScritte

La “persona”: Sei una persona esplosiva ….matura, geniale, di un’intelligenza sconfinata … ti ammiro per come sei. TVB metto un po’ a dormire il mio cervellino da canarino smua
06 dic 07 ore 15.15

Io: Grazie ma anche tu sei intelligente :o) non dire così altrimenti ti faccio il solletico lo so che lo patisci.

La “persona”:Preferisco il tuo cervello non dai il solletico no altrimenti mi ingrifo ;)


La “persona” : Maooooooooooo ….. bamby..kissà cosa sentirò nel fare l’amore, raggiungerò il cielo…mmmmmmm….fammelo toccare
10 dic 07 ore 22.07

Io : Ascolta io non vengo da te con l’intento di andare a finire sotto le lenzuola, e desidero che tu sappia che se dovesse succedere per me non sarebbe una scopata, per quello me ne rimango dove sono se la cerco.


Io :Alcune volte ti penso come un Sole che ha solcato il mio terreno.

La “persona”: Spero che questo sole ti illumini e ti scaldi nelle giornate anche più fredde e vuote…un bacio mia bamby
11 dic ore 16.03


Io: Per piacere smettila di pensare in modo così ossessivo alla tua salute, non hai nulla la tua è ipocondria e poi sai perfettamente che puoi parlare con me di tutto. Bacione per la buona notte :o) 11.dic ore 23.19




La “persona”:Vaaaaaaaabeeneeeeee ci proverò….ti sento come un angelo custode…e mi rassereni…buona notte bamby
11 dic ore 23.21


Io: La cosa che mi dispiace e di non riuscire alcune volte ad esternare a voce i miei sentimenti. Scusa. Notte e bacio.



La “persona”:Tranq capisco il tuo linguaggio …attraverso le tante attenzioni e premure che hai per me 6 tanto cara e dolce con me tanta pazienza di saper ascoltare …grazie per tutto questo e spero di poter ricambiare , perché meriti tanto …sono felice che passerai anzi che trascorreremo un natale insieme buona notte cucciola
11 dic 07 ore 23. 31

Io: Lo so che sono scema ma continuo a pensare a quando ero li a come stavo bene consapevole delle difficoltà ma ero piu’ serena e forte di quanto non sia

La “persona”:Non voglio che soffri …penso tanto sai? Non sono facile alle moine … non so dimostrare e ho tanto timore di amare per paure di soffrire
14 gen 08 12.51

Io: Anche io ho timore di Amare ma non posso passare la vita a ponderare l’imponderabile. Il mio sentimento c’e’ sincero e leale la sofferenza è soffice :o)


La “persona”: Vedo che siamo sulla stessa lunghezza d’onda J

Io: Lo so :o)

Io: Credi piu’ in te e credi piu’ in me.

La “persona”: …..con te sto bene e ti voglio un gran bene ci vado piano questo è un mondo che non conosco ….
16 gen 08 09.02

Io : Lo so non avere paura di me o dei sentimenti quando ti senti parliamone.

La “persona” (giorno del suo compleanno dopo i miei auguri):Ne la notte bruna, alto silenzio fa la bianca luna, e noi tegnamo le dolcezze amorose: amor non parli o spiri, sian muti i baci e muti i miei sospiri.
22 gen 08 ore 14.41

La “persona”: Anche io te ne voglio ma per ora non sento di legarmi, devi darmi tempo
25 gen 08 ore 17.18

Io: “Ricordati una cosa di me: quando faccio una domanda o una affermazione per l’85% so già la risposta o il proseguo della considerazione”


La “persona”: Un bacio, sono in crisi totale, non voglio creare illusioni, a te voglio un gran bene, ma ti stavi buttando a capofitto e in fretta, ho avuto paura anche perché questo mondo…mi è del tutto nuovo … e ci vado cauta capiscimi
28 gen 08 ore 14.14

Io : Io ti capisco, parla con me. Dai non mordo :o)

Io: “La nonna non sta bene! Tu come stai?”

La “persona”Che ha la nonna? Io sto benino, solite paure, e ho problemi di connessione non mi fa accedere ad internet …..stamane ho pensato a te, che non sono all’altezza di renderti felice, ma spero che F possa darti una mano per lavorare in quella “casa” non puoi piu’ restare . Un bacio.
08 feb 08 ore 15.09


Perchè mi ostino a scavare nell’accaduto di cui avete letto?
Perché sto metabolizzando, eh sì ho il metabolismo lento mi ci vuole tempo.
Dopo il mio rientro dallo “splendido natale” come ho scritto in “Lettera aperta”, le comunicazioni tra me e la “persona” divennero sempre più rarefatte, pesanti, sfuggenti.
La “persona” sosteneva che mi ero buttata a capofitto, che affrettavo i tempi. Quali tempi?
Io sono una badante, diplomata e quasi laureata, ma, badante da 4 anni per 500 euro al mese e per 22 ore di lavoro al giorno.
Nella vita di un persona alcune volte succedono determinati avvenimenti che piegano le ginocchia a terra, la persona forte non fa come la saccente che barcollando si rialza per poi ricadere nel proprio buco, aspetta, recupera le forze e poi riprende il suo volo, così è successo a me, così sta succedendo a me.
In compagnia di questa “persona” a Natale conobbi dei suoi Amici, l’idea non fu mia, che mi avrebbero potuto aiutare nel trovare nuova occupazione che mi avrebbe consentito non solo di vivere meglio ma anche di frequentare la “persona” cui volevo bene (a cui voglio ancora bene). Questa la fretta che mi è stata imputata : il desiderio di conoscere meglio.
Altra cosa che non dovevo fare e quello di madare un regalo a quella “persona” per il suo compleanno, quest’appunto mi fu fatto a voce.
“…non mi sento di legarmi…” “…ho tanto timore di amare per paure di soffrire….”
Quale delle due versioni è attendibile?
Nessuna.
Nessuno chiedeva un legame solo la possibilita’ di frequentare, nessun laccio, nessuno.
Paura di amare, seconda versione, tutti abbiamo paura di amare per mille motivazioni differenti: ferite del passato, insicurezze personali, motivi famigliari, alcuni anche per problemi fisici il trovarsi in soprappeso per esempio. Ognuno ha la sua,ma, ostinasi a mettere davanti a se certe remore, anche se motivate, porta alla non vita e fino a prova contaria di esistenza ne abbiamo solo una. E’ necessario vivere al meglio, in onestà, non possiamo sapere chi si rincontra lungo la nostra via, non possiamo essere certi che le persone, sempre e comunque siano votare a sopportare tutto di tutti.
“…….non sono all’altezza di renderti felice….” Questo l’ho compreso dopo, mi irritai a questo sms e telefonai. Mi trovai in vivavoce, me ne accorsi dall’eccessivo rumore di sottofondo, chiesi per favore che la conversazione rimanesse privata, la cosa mi fu concessa (grazie!). “…….Scusa stabilisci tu se mi puoi rendere felice o meno?Decidi tu?
Decidi di non comunicare più, di defilarti, cos’altro devi decidere?Non hai mai avuto rispetto di me ed era la cosa più grande che mi potessi donare!”





sabato 23 febbraio 2008

La bella finestra.

Cercare di comprendere è un vizio o una virtù?Questa ricerca vuole placare il proprio desiderio di giustificare il fallimento di determinate cose oppure, si desidera trovare la strada per seppellire un ricordo?
Mi sono chiesta questo dopo aver scritto il post “Lettera aperta”, e alla Marzullo mi sono anche risposta: “ Macabro tentativo di sezionare il bello dal brutto!”.
Poi però mi sono domandata: “Nella situazione che ho vissuto cosa c’era di bello?”.
L’aver fatto un viaggio lungo per vedere una persona e aver passato una settimana fuori da un ambiente che non mi appartiene, non per scelta ma per necessità ?
L’aver abbracciato una persona ed essere abbracciata a mia volta, per poi rientrare nella mia esistenza e sentire un freddo lungo che parlava più di mille parole?
Esser stata servita e riverita in tutto per poi rendermi conto che, l’apparenza è sostanza secondo alcuni?
Conclusione : non vi è stato nulla di buono.
No, nulla.
Non capisco come certe “persone” non abbiano il coraggio di mostrarsi per quello che sono, di dire che cosa cercano e perché, di dirlo semplicemente e tranquillamente, dando la possibilità all’altra parte di scegliere. Questo si chiama libero arbitrio.
E’ anche vero che davanti al silenzio comunicativo di questa “persona” al mio rientro avrei potuto, ed in parte l’ho fatto, cercare di sforzare e parlare, poi però mi sono detta :”Cosa dovrei dire? Sapeva che in passato ero stata privata della possibilità di confronto, sapeva che ne avevo sofferto, perché dovrei?” Allora vi chiederete: “Ti sei fermata li?” .No, non mi sono fermata li, ho scavato nella mia mente alla ricerca dei particolari che molte volte sfuggono quando si vivono determinate situazioni, specialmente quando si viene ammantate di parole sofferte e apparentemente sentite, oppure sentite e metabolizzate a metà.
Ho collegato telefonate ad avvenimenti che mi sono stati raccontati, ho ritrovato parole che contraddicevano atteggiamenti, ho escluso il cuore e guardato fuori dalla bella finestra che avevo visto, e li ho trovato ciò che mai avrei voluto vedere: menzogne.
In una telefonata con questa “persona” mi sono sentita dire che sì, era mancato il coraggio di contattarmi (probabile che io morda e non lo sapessi), che era una “persona” senza coraggio. Ho ascoltato e condividevo il concetto ovviamente, poi ho rivolto solo una semplice domanda: “Era solo una questione di sesso?”. La risposta fu: “No, se volessi solo quello lo avrei trovato dove sono”. Mi è stata anche propinata la seguente affermazione: “Se avessi solo voluto quello non ti avrei fatto avvicinare alla mia famiglia,agli amici”, Interiormente mi sono detta: “Perché non ammette una cosa che può essere plausibile?Per mantenere la facciata?Ma che facciata se sono distante?”.
Parlandone con una Amica molto saggia e molto più analitica di me venne fuori quanto segue: “Senti, ma non pensi che il fatto che tu sia lontano sia comodo? Questa persona ha la certezza, conoscendoti, che mai avresti fatto casino, tu dici perchè ti ha fatto conoscere le sue persone care,semplice per mostrarsi, mostrarsi persona affabile, cortese, solo questo, mi spiace dirtelo ma l’ho vissuto sulla mia pelle”
La mia Amica aveva ragione.
Nell’esatto momento in cui la telefonata terminava :”Scusa ora devo andare in comune per una pratica ci sentiamo domani e ne parliamo”, io ero semplicemente davanti ad un monitor come ora e, esattamente 10 minuti dopo vedevo spuntare tale “persona” su un noto circuito di chat, ovviamente avevo le allucinazioni oppure il comune si era trasferito in casa sua.
Girovagando su internet alla ricerca di svago, visto il lavoro sacrificato che faccio (badante 22 ore al giorno) pensando alla telefonata che aspettavo per il giorno dopo, al fatto che la “persona” a cui volevo bene probabilmente era per qualche motivo a me non noto in confusione, ricolmo di pensieri dovuti alla sofferenza del suo vivere (giustificavo), giunsi su una chat.
Salutai come si fa di solito.
Lessi i nick presenti.
Fui attratta da uno di essi.
Sì lo avevo già visto, ma dove?
Pensai un attimo, poi, mi rammentai che era quello della famosissima “persona” di cui sopra.
Chiesi se ci si conosceva.
Non rispose.
Vedevo un simbolo accanto al suo nick:una web cam.
Ci cliccai sopra, mai avrei pensato di vedere una tenuta adamitica e il suo volto sorridente.
Avevo il sangue un testa.
Chiesi con garbo il privato.
Mi fu concesso.
Mi salutò con il mio nick. Io con il suo nome proprio.
Gelo!
Non se lo aspettava.
Cominciò a scrivere in pubblico che entrava poco, pochissimo chiedendone conferma implicita ai presenti.
Tensione!
La persona morigerata, che disdegnava tanto certi atteggiamenti, dedita alla propria casa e situazione non esisteva.
Mi chiese come fossi giunta li.
Il caso, il fortuito caso che, voleva per qualche motivo graziarmi da altre inutili sofferenze, attese per spiegazioni senza spiegazione.
Mostrarsi. Questa persona adora mostrarsi in web cam. Magari ricevere complimenti, forse falsi ma ammirata esteriormente.
Esibizionismo si chiama cosi’.
Voyeurismo.
Ora il punto è questo: ognuno vive la propria sessualità come meglio desidera ma non a discapito delle altre persone, non a discapito mio almeno, certe cose è necessario dirle per il motivo di cui sopra: libertà di scelta!.
Avrei accettato una cosa così se l’avessi saputa prima? Non penso. Ma non avrei sofferto, avrei lasciato perdere, non mi sarei affannata e preoccupata per tante e tante cose.
Questa la seconda puntata di una storia che poteva finire molto male.
Mostratevi tutti, compresa me, per ciò che siete, non fate male alle persone che vi circondano anche se in modo virtuale.

domenica 17 febbraio 2008

Lettera aperta.

In questi giorni mi sono chiesta cosa fosse un tradimento.
Mi sono domandata che valore ha per molte “persone” il termine rispetto, considerazione.
Mi sono chiesta a che cosa serve prendere se stessi, così come si è, senza fronzoli, parole contornate da pizzi e merletti. Mi sono domandata a che serve avvertire che, come tanti non lo nego, si ha sofferto, penato, non si ha nulla se non pochi Amici ma sinceri (Paola, Domenica,Roberto, Franca, Franco, Rina, Gisella, Peppe, Angela, Alessandra, Luca, Karima, Giancarlo, Edoardo, Alice, Silvana ) e con atti molto semplici ma sinceri come le attenzioni, le premure, l’ascolto, la comprensione far comprendere solo una cosa : “NON MI FERIRE SONO QUI, SONO QUESTA, NON VOGLIO NULLA SE NON RISPETTO, SINCERITA’, DELICATEZZA.”
Sono arrivata alla conclusione che non serve a nulla o meglio, serve a chi è depositario di se stesso, a chi tende a responsabilizzarsi nelle proprie azioni, a chi sa guardare la propria ombra nel Mondo e a non avere rimpianti o rimorsi : serve a me.
Quando si incontra una “persona”, dopo aver molto ascoltato la sua voce, affranta da un passato pesante (dice), da delusioni cocenti (afferma), da una frustrazione legata alla sua identità interpersonale (sostiene), e si viene catapultati in un mondo, il Mondo, la Vita, che per molte ragioni che non sto a spiattellare, non mi appartiene per ora, inevitabilmente si spera che quella “persona” non sia capace di ferire, non sia capace di chiudersi in un silenzio chiacchierato e sbarrare una porta quella dell’Affetto, di un possibile Amore, prima ancora di averla aperta.
Ebbene questo è successo. Forse mi è stato mostrato ciò che mi si voleva far vedere. Una bella farfalla che volava, che cercava un cielo e, un albero su cui posarsi quando si fosse sentita stanca.
Io ero l’albero forse, ed ero felice di esserlo, ma, ora posso dire che attaccato al tronco è stato solo cosparso del letame, ma, non per concimarne le radici, per renderle piu’ forti e rigogliose, ma per farne solo odorare la sua vera fragranza.
Questa che state leggendo è una cosa successa a me, una illusione o peggio non trovo il termine adatto, che ho vissuto. Non comprendo come certi “esseri umani” possano esistere, però ci sono e vivono anche bene nel loro galleggiare.
La cosa in cui confido è : “ Il mondo è una palla che gira!”.