sabato 23 febbraio 2008

La bella finestra.

Cercare di comprendere è un vizio o una virtù?Questa ricerca vuole placare il proprio desiderio di giustificare il fallimento di determinate cose oppure, si desidera trovare la strada per seppellire un ricordo?
Mi sono chiesta questo dopo aver scritto il post “Lettera aperta”, e alla Marzullo mi sono anche risposta: “ Macabro tentativo di sezionare il bello dal brutto!”.
Poi però mi sono domandata: “Nella situazione che ho vissuto cosa c’era di bello?”.
L’aver fatto un viaggio lungo per vedere una persona e aver passato una settimana fuori da un ambiente che non mi appartiene, non per scelta ma per necessità ?
L’aver abbracciato una persona ed essere abbracciata a mia volta, per poi rientrare nella mia esistenza e sentire un freddo lungo che parlava più di mille parole?
Esser stata servita e riverita in tutto per poi rendermi conto che, l’apparenza è sostanza secondo alcuni?
Conclusione : non vi è stato nulla di buono.
No, nulla.
Non capisco come certe “persone” non abbiano il coraggio di mostrarsi per quello che sono, di dire che cosa cercano e perché, di dirlo semplicemente e tranquillamente, dando la possibilità all’altra parte di scegliere. Questo si chiama libero arbitrio.
E’ anche vero che davanti al silenzio comunicativo di questa “persona” al mio rientro avrei potuto, ed in parte l’ho fatto, cercare di sforzare e parlare, poi però mi sono detta :”Cosa dovrei dire? Sapeva che in passato ero stata privata della possibilità di confronto, sapeva che ne avevo sofferto, perché dovrei?” Allora vi chiederete: “Ti sei fermata li?” .No, non mi sono fermata li, ho scavato nella mia mente alla ricerca dei particolari che molte volte sfuggono quando si vivono determinate situazioni, specialmente quando si viene ammantate di parole sofferte e apparentemente sentite, oppure sentite e metabolizzate a metà.
Ho collegato telefonate ad avvenimenti che mi sono stati raccontati, ho ritrovato parole che contraddicevano atteggiamenti, ho escluso il cuore e guardato fuori dalla bella finestra che avevo visto, e li ho trovato ciò che mai avrei voluto vedere: menzogne.
In una telefonata con questa “persona” mi sono sentita dire che sì, era mancato il coraggio di contattarmi (probabile che io morda e non lo sapessi), che era una “persona” senza coraggio. Ho ascoltato e condividevo il concetto ovviamente, poi ho rivolto solo una semplice domanda: “Era solo una questione di sesso?”. La risposta fu: “No, se volessi solo quello lo avrei trovato dove sono”. Mi è stata anche propinata la seguente affermazione: “Se avessi solo voluto quello non ti avrei fatto avvicinare alla mia famiglia,agli amici”, Interiormente mi sono detta: “Perché non ammette una cosa che può essere plausibile?Per mantenere la facciata?Ma che facciata se sono distante?”.
Parlandone con una Amica molto saggia e molto più analitica di me venne fuori quanto segue: “Senti, ma non pensi che il fatto che tu sia lontano sia comodo? Questa persona ha la certezza, conoscendoti, che mai avresti fatto casino, tu dici perchè ti ha fatto conoscere le sue persone care,semplice per mostrarsi, mostrarsi persona affabile, cortese, solo questo, mi spiace dirtelo ma l’ho vissuto sulla mia pelle”
La mia Amica aveva ragione.
Nell’esatto momento in cui la telefonata terminava :”Scusa ora devo andare in comune per una pratica ci sentiamo domani e ne parliamo”, io ero semplicemente davanti ad un monitor come ora e, esattamente 10 minuti dopo vedevo spuntare tale “persona” su un noto circuito di chat, ovviamente avevo le allucinazioni oppure il comune si era trasferito in casa sua.
Girovagando su internet alla ricerca di svago, visto il lavoro sacrificato che faccio (badante 22 ore al giorno) pensando alla telefonata che aspettavo per il giorno dopo, al fatto che la “persona” a cui volevo bene probabilmente era per qualche motivo a me non noto in confusione, ricolmo di pensieri dovuti alla sofferenza del suo vivere (giustificavo), giunsi su una chat.
Salutai come si fa di solito.
Lessi i nick presenti.
Fui attratta da uno di essi.
Sì lo avevo già visto, ma dove?
Pensai un attimo, poi, mi rammentai che era quello della famosissima “persona” di cui sopra.
Chiesi se ci si conosceva.
Non rispose.
Vedevo un simbolo accanto al suo nick:una web cam.
Ci cliccai sopra, mai avrei pensato di vedere una tenuta adamitica e il suo volto sorridente.
Avevo il sangue un testa.
Chiesi con garbo il privato.
Mi fu concesso.
Mi salutò con il mio nick. Io con il suo nome proprio.
Gelo!
Non se lo aspettava.
Cominciò a scrivere in pubblico che entrava poco, pochissimo chiedendone conferma implicita ai presenti.
Tensione!
La persona morigerata, che disdegnava tanto certi atteggiamenti, dedita alla propria casa e situazione non esisteva.
Mi chiese come fossi giunta li.
Il caso, il fortuito caso che, voleva per qualche motivo graziarmi da altre inutili sofferenze, attese per spiegazioni senza spiegazione.
Mostrarsi. Questa persona adora mostrarsi in web cam. Magari ricevere complimenti, forse falsi ma ammirata esteriormente.
Esibizionismo si chiama cosi’.
Voyeurismo.
Ora il punto è questo: ognuno vive la propria sessualità come meglio desidera ma non a discapito delle altre persone, non a discapito mio almeno, certe cose è necessario dirle per il motivo di cui sopra: libertà di scelta!.
Avrei accettato una cosa così se l’avessi saputa prima? Non penso. Ma non avrei sofferto, avrei lasciato perdere, non mi sarei affannata e preoccupata per tante e tante cose.
Questa la seconda puntata di una storia che poteva finire molto male.
Mostratevi tutti, compresa me, per ciò che siete, non fate male alle persone che vi circondano anche se in modo virtuale.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

anche a me è capitato e sono cambiato caratterialmente per quella cosa, strano che non ti chiami il tipo che avevo conosciuto via internet mi chiamo' piu' volte non ho risposto mi sarei messa a piangere

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te...Bisogna mostrarsi sempre per quello che si è...
perchè è meglio essere odiati per quello che si è..che essere amati per la maschera che si porta...
questa..prima o poi,,,cade...
E poi..chi porta una maschera nella vita..probabilmente si vergogna di se stesso..al punto di nascondersi....
che senso ha??

ti capisco..nons ai quanto...sia sulla distanza..che su altro...
tutta pelle che brucia ancora...sotto quella nuova che è riscresciuta su di me...
Ntina

Anonimo ha detto...

Mia carissima amica, ciò che racconti credo sia stato vissuto, forse con qualche variante, da tante altre persone... e stando qui, nel web, impari poco per volta a conoscere le persone, l'umanità, nel suo senso vero... No, credo che pochissimi si mostrino con il loro vero volto e per questo mi sono chiesta tante volte se chiudere questa esperienza... Non ho molti amici che frequentano il mio spazio... scrivere solo di poesie famose non "tira" poi tanto... ma io continuo perché credo nella necessità di una "oasi"... Credimi cara, nel virtuale c'è tanto egoismo e tanta vigliaccheria oltre ad un opportunismo glaciale... Eppure anch'io continuo a credere nel bene.... Buona domenica, ti invio un sorriso.
Una dei tanti

Anonimo ha detto...

ho letto
con molta attenzione
con molta partecipazione quanto hai scritto
non desidero commentare la tua vicenda
ma solo dirti due cose...
una, che ho molto ppesso ripetuto è che è inutile meravigliarsi o scandalizzarsi
il web è esattamente come la vita reale
qui trovi belle persone
ma anche falsità, inganno, maschere
esattamente come nella realtà
l'unica differenza e che qui è un po' più facile inizialmente mascherarsi...
l'altra cosa è la risposta alla tua domande
no, è giusto cercare di capire, di comprendere
non è un vizio per me, è una virtù
comprendere il perchè di ciò che ci accade
comprendere chi sta attorno a noi
comprendere o cercare di comprendere
è, a mio avviso,
l'unico modo di vivere con pienezza
intensamente
con verità...
certo non è facile e alle volte è anche doloroso
ma è l'unico modo
sempre...

mi rifiuto di dirti sterili parole di comprensione
capisco, credo, come tu ti possa sentire
butta fuori tutto ciò che ti ha riempito il cuore di amarezza
liberati di ciò che ti fa stare male
alle volte sfogarsi fa bene!
Ti abbraccio Silvia
buona settimana e...
sorridi se puoi
la primavera sta arrivando!
Un sorriso
Claudia

Anonimo ha detto...

Caspitina, che racconto! da brividi.
Giuseppe

Anonimo ha detto...

Triste.....molto triste che ci siano persone così.
Ma non ti chiudere, per colpa loro.
Non ne vale la pena.

Un sorriso,e una carezza.
Adri