venerdì 28 marzo 2008

La telefonata.

Non so spiegare però quella “persona” mi manca. Forse per la forte compatibilità che c’era, forse perché mi sapeva far ridere, forse perchè volevo ridere o sperare. A nulla mi serve pensare al dolore del dopo, a quelle omissioni e silenzi, la penso cosi’.
Nel mentre mi ha telefonato.
Si faceva forte del fatto che non sapeva che avevo visto il suo “lato oscuro”.
Quando mi ha chiamata, con la scusa di un referto medico che non aveva compreso, sinceramente, tra me e me, dolcemente sorridevo perché quando ero in sua compagnia e con la sua famiglia quell’esito già me lo aveva fatto leggere, era una scusa per sentirmi.
La telefonata è stata lunga un’ora e trenta, nella quale personalmente senza urlare, anzi, sorridendo con questa “persona”, ho detto esattamente quello che in precedenza avete letto, del fatto di aver visto lo spogliarello via cam e tutto quanto il resto.
Questa “persona” non ha accampato scuse ha semplicemente incassato dicendo: “Questa volta l’ho fatta grossa!”. La mia risposta fu :”Molto gossa!”
Ho fatto presente poche cose: che i gusti vanno detti perché è questione di rispetto verso gli altri se non per se stessi; che se fossi stata io ad essere stata colta in certe circostanze sono certa che il suo stupore e dolore sarebbe stato lo stesso; che non ci si puo’ presentare come santi per poi riaffermare tutto l’opposto.
Non ha negato nulla, ha cercato di pararsi il fondoschiena dicendo che certe cose non le aveva dette per non ferirmi, risposi molto semplicemente che le ferite me le aveva inferte dopo ed erano profonde, molto anche.
Comunque il vero motivo di quel silenzio poi rotto mi sfugge. Cercherò di comprenderlo in seguito perché so che ci saranno altre telefonate alle quali io risponderò sempre.

sabato 1 marzo 2008

Sms, ossia SempliciMenzogneScritte

La “persona”: Sei una persona esplosiva ….matura, geniale, di un’intelligenza sconfinata … ti ammiro per come sei. TVB metto un po’ a dormire il mio cervellino da canarino smua
06 dic 07 ore 15.15

Io: Grazie ma anche tu sei intelligente :o) non dire così altrimenti ti faccio il solletico lo so che lo patisci.

La “persona”:Preferisco il tuo cervello non dai il solletico no altrimenti mi ingrifo ;)


La “persona” : Maooooooooooo ….. bamby..kissà cosa sentirò nel fare l’amore, raggiungerò il cielo…mmmmmmm….fammelo toccare
10 dic 07 ore 22.07

Io : Ascolta io non vengo da te con l’intento di andare a finire sotto le lenzuola, e desidero che tu sappia che se dovesse succedere per me non sarebbe una scopata, per quello me ne rimango dove sono se la cerco.


Io :Alcune volte ti penso come un Sole che ha solcato il mio terreno.

La “persona”: Spero che questo sole ti illumini e ti scaldi nelle giornate anche più fredde e vuote…un bacio mia bamby
11 dic ore 16.03


Io: Per piacere smettila di pensare in modo così ossessivo alla tua salute, non hai nulla la tua è ipocondria e poi sai perfettamente che puoi parlare con me di tutto. Bacione per la buona notte :o) 11.dic ore 23.19




La “persona”:Vaaaaaaaabeeneeeeee ci proverò….ti sento come un angelo custode…e mi rassereni…buona notte bamby
11 dic ore 23.21


Io: La cosa che mi dispiace e di non riuscire alcune volte ad esternare a voce i miei sentimenti. Scusa. Notte e bacio.



La “persona”:Tranq capisco il tuo linguaggio …attraverso le tante attenzioni e premure che hai per me 6 tanto cara e dolce con me tanta pazienza di saper ascoltare …grazie per tutto questo e spero di poter ricambiare , perché meriti tanto …sono felice che passerai anzi che trascorreremo un natale insieme buona notte cucciola
11 dic 07 ore 23. 31

Io: Lo so che sono scema ma continuo a pensare a quando ero li a come stavo bene consapevole delle difficoltà ma ero piu’ serena e forte di quanto non sia

La “persona”:Non voglio che soffri …penso tanto sai? Non sono facile alle moine … non so dimostrare e ho tanto timore di amare per paure di soffrire
14 gen 08 12.51

Io: Anche io ho timore di Amare ma non posso passare la vita a ponderare l’imponderabile. Il mio sentimento c’e’ sincero e leale la sofferenza è soffice :o)


La “persona”: Vedo che siamo sulla stessa lunghezza d’onda J

Io: Lo so :o)

Io: Credi piu’ in te e credi piu’ in me.

La “persona”: …..con te sto bene e ti voglio un gran bene ci vado piano questo è un mondo che non conosco ….
16 gen 08 09.02

Io : Lo so non avere paura di me o dei sentimenti quando ti senti parliamone.

La “persona” (giorno del suo compleanno dopo i miei auguri):Ne la notte bruna, alto silenzio fa la bianca luna, e noi tegnamo le dolcezze amorose: amor non parli o spiri, sian muti i baci e muti i miei sospiri.
22 gen 08 ore 14.41

La “persona”: Anche io te ne voglio ma per ora non sento di legarmi, devi darmi tempo
25 gen 08 ore 17.18

Io: “Ricordati una cosa di me: quando faccio una domanda o una affermazione per l’85% so già la risposta o il proseguo della considerazione”


La “persona”: Un bacio, sono in crisi totale, non voglio creare illusioni, a te voglio un gran bene, ma ti stavi buttando a capofitto e in fretta, ho avuto paura anche perché questo mondo…mi è del tutto nuovo … e ci vado cauta capiscimi
28 gen 08 ore 14.14

Io : Io ti capisco, parla con me. Dai non mordo :o)

Io: “La nonna non sta bene! Tu come stai?”

La “persona”Che ha la nonna? Io sto benino, solite paure, e ho problemi di connessione non mi fa accedere ad internet …..stamane ho pensato a te, che non sono all’altezza di renderti felice, ma spero che F possa darti una mano per lavorare in quella “casa” non puoi piu’ restare . Un bacio.
08 feb 08 ore 15.09


Perchè mi ostino a scavare nell’accaduto di cui avete letto?
Perché sto metabolizzando, eh sì ho il metabolismo lento mi ci vuole tempo.
Dopo il mio rientro dallo “splendido natale” come ho scritto in “Lettera aperta”, le comunicazioni tra me e la “persona” divennero sempre più rarefatte, pesanti, sfuggenti.
La “persona” sosteneva che mi ero buttata a capofitto, che affrettavo i tempi. Quali tempi?
Io sono una badante, diplomata e quasi laureata, ma, badante da 4 anni per 500 euro al mese e per 22 ore di lavoro al giorno.
Nella vita di un persona alcune volte succedono determinati avvenimenti che piegano le ginocchia a terra, la persona forte non fa come la saccente che barcollando si rialza per poi ricadere nel proprio buco, aspetta, recupera le forze e poi riprende il suo volo, così è successo a me, così sta succedendo a me.
In compagnia di questa “persona” a Natale conobbi dei suoi Amici, l’idea non fu mia, che mi avrebbero potuto aiutare nel trovare nuova occupazione che mi avrebbe consentito non solo di vivere meglio ma anche di frequentare la “persona” cui volevo bene (a cui voglio ancora bene). Questa la fretta che mi è stata imputata : il desiderio di conoscere meglio.
Altra cosa che non dovevo fare e quello di madare un regalo a quella “persona” per il suo compleanno, quest’appunto mi fu fatto a voce.
“…non mi sento di legarmi…” “…ho tanto timore di amare per paure di soffrire….”
Quale delle due versioni è attendibile?
Nessuna.
Nessuno chiedeva un legame solo la possibilita’ di frequentare, nessun laccio, nessuno.
Paura di amare, seconda versione, tutti abbiamo paura di amare per mille motivazioni differenti: ferite del passato, insicurezze personali, motivi famigliari, alcuni anche per problemi fisici il trovarsi in soprappeso per esempio. Ognuno ha la sua,ma, ostinasi a mettere davanti a se certe remore, anche se motivate, porta alla non vita e fino a prova contaria di esistenza ne abbiamo solo una. E’ necessario vivere al meglio, in onestà, non possiamo sapere chi si rincontra lungo la nostra via, non possiamo essere certi che le persone, sempre e comunque siano votare a sopportare tutto di tutti.
“…….non sono all’altezza di renderti felice….” Questo l’ho compreso dopo, mi irritai a questo sms e telefonai. Mi trovai in vivavoce, me ne accorsi dall’eccessivo rumore di sottofondo, chiesi per favore che la conversazione rimanesse privata, la cosa mi fu concessa (grazie!). “…….Scusa stabilisci tu se mi puoi rendere felice o meno?Decidi tu?
Decidi di non comunicare più, di defilarti, cos’altro devi decidere?Non hai mai avuto rispetto di me ed era la cosa più grande che mi potessi donare!”