La mia Vita sta per cambiare radicalmente. Dopo quattro anni passati a cercare di risolvere la situazione lavorativa e innumerevoli tentativi nel cercare una una casa(vivo dove lavoro), è arrivata l’ora di salutare caramente la città di Sanremo, di accettare che certe cose si possono sconfiggere solo voltando la pagina del nostro libro della esistenza e, iniziare a scrive un nuovo capitolo.
So perfettamente che l’inchiostro che userò per scrivere questo nuovo capitolo sarà il mio sangue. Cercherò di centellinarlo onde evitare di chiedere trasfusioni.
Le cose successe in questo periodo sono molte ma riassumibili in pochi e stringati concetti: cercare di vincere le proprie guerre, sacrificarsi, essere fieri ma mai superbi ed Amare con tutto il Cuore.
Alcune volte penso ai miei genitori e, forse per tirarmi su il morale o forse perché convinta sostengo che il mio nascere è stato fusione di stelle e Amore.
Avrei voluto che “la persona” mi stesse vicina. Vi è stata una ripresa ma, poi, come sostiene “per paura del sentimento “ un nuovo out fatto di mutismi e fredde comunicazioni. Ho avvertito tutto questo interiormente come quando con uno spillo ci si punge e poi, piano piano, viene portato sempre piu’ in profondità nelle viscere.
Ho detto ciò che mi sentivo di dire, ciò che pensavo, ciò che provavo con lucida rabbia (ammesso che esista una lucida rabbia) piangendo e disperandomi, l’ho fatto per me per sfogarmi ma anche per cercare di far capire che con le persone non si gioca.
“Silvia non ti abbandono, ti voglio bene!” questo mi scriveva, io in realtà non ci ho mai creduto. Perché lo scriveva? Boh.
Questra “persona” non sa ciò che vuole. Debole. Fragile. Influenzabile. Desideravo che ammettesse che aveva giocato ma nulla. Sono inspiegabilmente rilassata quando scrivo queste cose, perché non ho nulla da recriminare.
Una magia per me mi legava a questa “persona”, che forse durerà per l’esistenza ma, è una cosa, questa, che a me non dispiace perché vuol dire che sono Viva, concreta, e che nonostante i miei lati caratteriali difficili cerco di trarre dal quotidiano il meglio.
“Sii forte..fiera..io non merito le tue lacrime no no…perdonami…”.
“Quando camminerai per la strada, guarda la terra che calpesti, quella sarò io, quando ti specchi guardati dietro l’ombra che vedrai è la mia!”
Io non devo perdonare nessuno, sarà il Tempo a dare giudizi.
mercoledì 4 giugno 2008
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